Findomestic: la crisi è finita. O forse no. Italiani confusi e divisi
La crisi economica è finita? Sì, no, forse. L’Italia è in debole ripresa. Anzi, la situazione economica è immutata. In effetti, sta peggiorando. Una risposta non esclude l’altra. Nel senso che gli italiani si dimostrano abbastanza confusi, o soltanto molto divisi, quando viene chiesto loro un giudizio sull’andamento dell’economia italiana e su quella grande speranza che è la “fine crisi”. C’è però una certezza: sette italiani su dieci pensano che la ripresa sia comunque troppo lenta e che l’Italia abbia ancora troppi problemi da risolvere. I dati vengono dal consueto Osservatorio Findomestic.
Questo mese ci si è concentrati sulle valutazioni nei confronti dell’economia. E queste sono molto divise sull’entità della crisi economica e della sua durata. Il 33% degli intervistati ritiene che sia in atto una debole ripresa, il 39% pensa che le condizioni economiche siano rimaste immutate, mentre per un 27% la condizione economica sta peggiorando. Questa divisione si ripresenta quando si chiede agli italiani quando finirà la crisi economica: molti non sanno, molti pensano che ci vorranno anni, ma la previsione sugli anni che serviranno per superare le difficoltà economiche sono molto diverse e vanno da due anni a oltre cinque per i più pessimisti. Accade infatti che davanti alla “fine crisi” il 28% non sa dire quando terminerà, il 22% pensa entro due anni, il 19% ritiene necessari ancora 3-4 anni, mentre per il 31% serviranno più di 5 anni per uscirne.
Non sono certo tempi di grande entusiasmo: la risposta di fronte alle difficoltà si conferma infatti la rinuncia, specialmente di vacanze e tempo libero, e una costante attenzione agli acquisti. Il 53% degli italiani ha dovuto fare rinunce negli ultimi mesi (viaggi vacanze e attività legate al tempo libero), mentre il 57% è riuscito a risparmiare meno che in passato. La metà degli italiani afferma di essere attento e misurato negli acquisti e un buon 25% dice che spende solo per lo stretto necessario. Un’attenzione che, nonostante tante speranze, si manterrà invariata per tutto l’anno.
“L’incertezza che caratterizza il futuro del Paese influenza anche le valutazioni sulla propria situazione personale: un italiano su due pensa al domani con ansia e preoccupazione – dice l’Osservatorio Findomestic – Questo tuttavia non impedisce di far registrare una lieve crescita rispetto al mese precedente della soddisfazione per la propria situazione personale e per il Paese”. La propensione all’acquisto scende nel settore della mobilità; c’è un leggero aumento delle intenzioni di ristrutturare casa; l’andamento è negativo per il comparto telefonia, fotografia e informatica; aumenta invece la propensione all’acquisto di viaggi e vacanze.
credo che la crisi delle famiglie, come la mia, stia sempre più peggiorando e non si riesce più a tirare avanti ma si va sempre più indietro e non sempre si riesce a rispettare quanto programmato, rimborsi finanziamenti compresi. Siamo alla resa dei conti