Non si placa la polemica sull’emendamento, presentato dell’On. Sergio Boccadutri al decreto banche, che dovrebbe mettere la parola fine all’anatocismo. Le Associazioni dei consumatori chiedono una radicale modifica della norma che di fatto ristabilisce l’anatocismo bancario, vietato dal 1° gennaio 2014, con la sola differenza che la capitalizzazione degli interessi sarà annuale e non trimestrale. Vista l’importanza del tema, Help Consumatori lancia un dibattito aperto a tutti i protagonisti; nei prossimi giorni intervisteremo l’On. Boccadutri.
Molte Associazioni dei consumatori hanno già espresso la loro contrarietà.
Oggi tocca ad Enrico Schenato di Altroconsumo che ci manda il suo commento: “In sostanza, la nuova norma determina la reintroduzione dell’anatocismo con la sola differenza che la capitalizzazione sarà annuale e non trimestrale. Così facendo si prevede che la quota interessi maturati possa produrre interessi di mora in contrasto con la giurisprudenza della Cassazione che ritiene che anche gli interessi di mora debbano essere calcolati  solo sul capitale. L’esclusione degli interessi di mora dal divieto di anatocismo è un passo indietro perché si tratta di interessi generalmente superiori a quelli corrispettivi, quindi con effetti peggiorativi per il cliente”.


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“Anche se la maturazione degli interessi sarà solo annuale sia per quelli a credito che per quelli a debito, con tale norma, se il correntista è incapiente e non potrà saldarli prima del 1 marzo, saranno addebitati sul conto ed entreranno nella sorte capitaleVa ricordato che molte sono state le azioni collettive inibitorie esperite dalle associazioni di consumatori, grazie alle quali i tribunali hanno condannato alcuni istituti di credito a non praticare alcuna forma di capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i contratti di conto corrente con i consumatori.
Auspichiamo – aggiunge Schenato auspichiamo che l’emendamento, nel passaggio al Senato, venga modificato escludendo ogni forma di interessi sugli interessi nei rapporti bancari”.

Parliamone ;-)