Etica in banca e nelle assicurazioni. Banca Etica firma accordo con Caes
Il Terzo settore fa un nuovo passo sulla strada della sostenibilità dei servizi offerti. Questa volta a muoversi in questa direzione sono Banca Etica e il Consorzio Assicurativo Etico e Solidale (Caes) che hanno di recente firmato un accordo per offrire ai loro “clienti” opportunità più facilmente accessibili anche in campo assicurativo. L’iniziativa verrà presentata in anteprima durante la manifestazione “Fa la cosa giusta”, la fiera del consumo critico, in programma a Milano tra il 18 e il 20 marzo. L’accordo prevede un’attività di promozione reciproca e la possibilità per i soci di Banca popolare Etica, in occasione del lancio della collaborazione e per tutto il 2016, di accedere alle polizze assicurative di CAES con tariffe agevolate. Non solo: per ogni polizza stipulata da soci o clienti della prima banca italiana interamente ispirata ai principi della finanza etica, verranno versati 2 € nel fondo di garanzia “Sostieni impresa”, realizzato in collaborazione con Libera e Fondazione Antiusura Interesse Uomo per facilitare l’accesso al credito di imprese giovanili e per promuovere l’occupazione e la dignità del lavoro.
Le due associazioni sono da anni il punto di riferimento di persone, organizzazioni non profit e imprese responsabili, che desiderano cogliere innovative opportunità di sostenibilità nelle proprie scelte bancarie ed assicurative. La formula cooperativa scelta da entrambe le istituzioni permette di dare sostanza a valori come la trasparenza, la mutualità e l’equità.
“Da oggi promuoviamo insieme una filiera di prodotti e servizi che supportano l’economia reale, promuovono il benessere delle comunità e sono contrari a logiche meramente speculative. Un ulteriore passo avanti a beneficio di chi vuole scegliere un uso responsabile del denaro”, ha spiegato Alessandro Messina, direttore di Banca Etica. Gianni Fortunati, direttore di Caes- ha invece sottolineato che il carattere alternativo dell’istituto all’interno del panorama assicurativo tradizionale. “Riteniamo che la polizza assicurativa sia uno strumento di prevenzione al disagio e debba ritornare ad avere una valenza sociale, anche per il consum-attore. Per questo, offriamo coperture assicurative che garantiscono tutte le attività delle organizzazioni“.