Si riaprono le speranze di ottenere un rimborso per gli utenti Wind che il 13 giugno 2014 hanno subito un black-out di 8 ore, durante le quali non hanno potuto lavorare, né comunicare, né chiedere soccorso. La Corte d’Appello ha dichiarato ammissibile l’azione collettiva, portata avanti da Codici, per riconoscere un rimborso di 100 euro ad ogni utente (e si stima siano 25 milioni) che ha subito disagi. Wind voleva riconoscere solo pochi centesimi per ogni ora di disagio, ma l’Associazione dei consumatori ha rilanciato. E ora la partita, interrotta a gennaio dal Tribunale, si riapre.
wind“È indiscusso che i consumatori abbiano subito gravi conseguenze, soprattutto economiche, dal disservizio dell’azienda di telecomunicazioni, non essendo per molte ore in grado di lavorare, comunicare e utilizzare internet – commenta Ivano Giacomelli di Codici – Finalmente, con l’ammissione da parte della Corte d’Appello dell’azione collettiva, milioni di consumatori possono avere ancora una speranza di avere giustizia per le svariate categorie di danni subiti in seguito al black-out”.
Quindi si riaprono i termini di adesione all’azione collettiva contro Wind da parte di tutti coloro che hanno subito disagi dal black-out verificatosi il 13 giugno 2014. Le nuove modalità di adesione saranno disponibili a brevissimo sul sito www.codici.org o chiamando lo 06/5571996

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