Stretta sul fumo: da oggi in vigore le nuove norme
Immagini choc sui pacchetti di sigarette che riproducono gli effetti del fumo sulla salute. Divieto di additivi e abolizione dei pacchetti da 10. Divieto di fumo in auto in presenza di minori e donne in gravidanza e divieto di fumo all’estero di ospedali, istituti di ricovero, reparti pediatrici e ginecologici. Scattano oggi i nuovi divieti sul fumo previsti dal decreto legislativo n. 6 del 12 gennaio 2016 che recepisce la Direttiva europea 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative degli Stati membri relative a lavorazione, presentazione e vendita dei prodotti del tabacco e correlati.
“Obiettivo principale della Direttiva europea e del decreto è assicurare un elevato livello di protezione della salute dissuadendo i consumatori (in particolare i giovani) dall’acquisto e dal consumo di prodotti contenenti tabacco e nicotina”, informa il Ministero della Salute, che elenca tutte le novità in vigore da oggi, in una sostanziale “stretta” nei confronti del fumo. Fra le principali misure, cambiano i pacchetti di sigarette e tabacco: verranno introdotta sulle confezioni di sigarette, tabacco da arrotolare e tabacco per pipa ad acqua delle “avvertenze combinate” relative alla salute, con testo, fotografia a colori e numero del telefono verde contro il fumo (800.554.088). Le avvertenze occuperanno il 65% del fronte e del retro delle confezioni e dell’eventuale imballaggio esterno.
Le nuove norme prevedono poi il divieto di additivi che rendono più “attrattivo” e “più nocivo” il prodotto del tabacco (come caffeina, vitamine, coloranti delle emissioni, nonché additivi che facilitino l’inalazione o l’assorbimento di nicotina e che abbiano proprietà cancerogene, mutageniche o tossiche) e l’abolizione dei pacchetti da 10 sigarette e delle confezioni di tabacco da arrotolare contenenti meno di 30 grammi di tabacco. Ci sarà il divieto di usare nell’etichettatura elementi promozionali con riferimenti a benefici per la salute o lo stile di vita e il divieto di apporre sulle etichette informazioni relative al contenuto di catrame, nicotina o monossido di carbonio, ritenute ingannevoli per il consumatore che, nel confronto tra più prodotti, tende a preferire quello con minori quantità di tali sostanze, ritenendolo meno nocivo. Ancora: le norme prevedono il divieto di “aromi caratterizzanti” nelle sigarette e nel tabacco da arrotolare (odori o gusti chiaramente distinguibili, dovuti a un additivo o a una combinazione di additivi, come frutta, spezie, erbe) e il divieto di vendita a distanza transfrontaliera (on line) ai consumatori di prodotti del tabacco, sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina.
Ci sono poi alcune disposizioni che non erano espressamente previste dalla direttiva europea e che sono state inserite col forte sostegno del Ministero della Salute, con l’intento principali di proteggere i minori: viene dunque previsto il divieto di vendita ai minori dei prodotti del tabacco di nuova generazione, il divieto di fumo in autoveicoli in presenza di minori e donne in gravidanza, il divieto di fumo nelle pertinenze esterne degli ospedali e degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS) pediatrici, nonché nelle pertinenze esterne dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia. Sono inasprite le sanzioni per chi vende e somministra prodotti del tabacco e sigarette elettroniche ai minori. A questo si aggiungono le misure relative alle sigarette elettroniche con nicotina: divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche e di liquido di ricarica con presenza di nicotina, già precedentemente disposto da un’ordinanza del Ministro della salute, e introduzione di requisiti di sicurezza per le sigarette elettroniche e i contenitori di liquido di ricarica contenenti nicotina, a prova di bambino e di manomissione, corredati da un “foglietto illustrativo”, contenente istruzioni d’uso, controindicazioni, informazioni su eventuali effetti nocivi.
Il Codacons chiede che siano aumentati i controlli. “Si tratta di misure senza dubbio positive per contrastare il fumo e ridurre i troppi decessi che si registrano in Italia a causa del tabacco (circa 80.000 ogni anno) – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi, di fronte alle nuove norme – Tuttavia da soli questi provvedimenti non bastano. Occorre infatti incrementare i controlli specie sul fronte dei luoghi pubblici. Ricordiamo infatti che la legge Sirchia sul fumo, dopo un primo periodo di rigida applicazione, è stata progressivamente disattesa, al punto che oggi nelle discoteche e nei pub italiani si fuma in tutta tranquillità nonostante i divieti. Senza controlli mirati sul territorio, specie sulla vendita di tabacco ai minori e sul rispetto dei divieti nei luoghi pubblici, qualsiasi norma perde efficacia e diventa di fatto inutile”.
Complimenti allo Stato Italiano che con il Monopolio ha continuato a vendere fumo pericoloso ed ora vuol apparire come il salvatore dell’umanità.
PS: ma i Comuni provvederanno a mettere qualche portacenere tale di quel nome oppure saranno multati da chi deve controllare?
In caso di fumo chiamare il 115….!!!