Taxi, Antitrust accetta impegni di sei compagnie su Pos, reclami, turni e diritti degli utenti (Foto Pixabay)

Obbligo di dotarsi di Pos, di rendere visibili e chiari agli utenti i canali per presentare reclami, di rispettare i turni, di chiarire il funzionamento del servizio prenotazione e corretto uso del tassametro: l’Antitrust ha accolto gli impegni presentati da sei compagnie di taxi e ha chiuso le istruttorie rendendo obbligatori il pacchetto di impegni presentati. Le compagnie sono Desa Radiotaxi Napoli, Consortaxi Napoli, Taxi Napoli, Radiotaxi 3570 Roma, Pronto Taxi 6645 Roma e Autoradiotassi Milano e i relativi provvedimenti sono pubblicato sull’ultimo bollettino Antitrust.

Taxi, Antitrust accoglie gli impegni per gli utenti. Eccone alcuni

Alle società di taxi, informa l’Antitrust nei provvedimenti, veniva contestata “la mancata previsione di puntuali disposizioni volte a richiamare i principali obblighi gravanti sui tassisti (con riferimento all’utilizzo del POS e del tassametro, al rispetto della disciplina relativa ai turni, all’accettazione delle chiamate e alle limitazioni dei rifiuti), nonché di una idonea attività di monitoraggio sul rispetto dei predetti obblighi e l’inadeguata pubblicizzazione dei canali di reclamo a disposizione dell’utenza”.

Gli impegni prevedono una maggiore visibilità e accessibilità dei canali per presentare reclami e sono articolati in modo diverso fra le diverse sigle di taxi.

Desa Radiotaxi Napoli ad esempio si è impegnata, fra l’altro, “ad adottare, con cadenza trimestrale, comunicazioni interne (cartacee e digitali) per richiamare i tassisti al rispetto della normativa applicabile (inclusa l’accettazione dei pagamenti elettronici, il corretto utilizzo del tassametro, il rispetto dei turni)” e “a comunicare ai competenti Uffici del Comune di Napoli situazioni anomale di disattivazione diffusa e concomitante delle apparecchiature radio da parte dei tassisti, tali da ridurre sensibilmente la capacità di rispondere alle richieste dell’utenza”.

Consortaxi Napoli si impegna a inviare ad inviare ai tassisti, ogni 12 mesi, una circolare informativa in merito all’utilizzo del POS, all’utilizzo del tassametro e alle sanzioni in caso di inosservanza di tali obblighi; nonché a modificare il Regolamento interno al fine di rendere più esplicita e di immediata comprensione la tematica dell’utilizzo del POS e le relative sanzioni in termini di giorni di sospensione del servizio. Si impegna inoltre ad agevolare la proposta di reclami e a mettere a disposizione nei taxi una nota informativa, in italiano e in inglese, relativa alle modalità e ai canali web e telefonici per la presentazione di eventuali segnalazioni.

Radiotaxi 3570 Roma si è impegnata “a rafforzare ulteriormente l’informativa sulla sussistenza di obblighi di servizio (quali anzitutto, il rispetto della turnazione, l’obbligo di accettazione e di limitazione di rifiuto delle chiamate, l’obbligo di possedere il Pos, e di utilizzo del tassametro) e sulle relative sanzioni in caso di loro inosservanza”.

Radiotaxi adotterà una delibera del Consiglio di Amministrazione che ricorda ai tassisti obblighi e sanzioni disciplinari.

Nella delibera verrà ricordato il rispetto dell’obbligo del sistema di turnazione, e l’obbligo di accettazione delle richieste taxi da parte dell’utenza; “il rispetto dell’obbligo di dotarsi di un sistema POS (Point of Sale) funzionante, nonché il rispetto dell’obbligo di accettare il pagamento della tariffa mediante moneta elettronica attraverso carte di credito, di debito o prepagate; l’inosservanza di tale obbligo rappresenta un illecito disciplinare”; il rispetto dell’obbligo di effettivo e corretto utilizzo del tassametro omologato. Anche in questo caso verranno rafforzate le informazioni sulle modalità di reclamo. Radiotaxi 3570 si è poi impegnata a modificare i suoi siti web introducendo nel menu disponibile nella homepage una sezione dedicata alla presentazione dei reclami.

Pronto Taxi 6645 si è impegnata “ad introdurre modalità di presentazione di reclami ulteriori rispetto a quelle attuali” e ad attuare campagne di sensibilizzazione, ad esempio attraverso la distribuzione ai tassisti aderenti della “Carta del comportamento”, periodicamente aggiornata e ridistribuita, “contenente il chiaro, puntuale ed intellegibile richiamo al rigoroso rispetto degli obblighi della normativa nazionale e locale vigente che regola il servizio taxi; tale documento prevedrà altresì il richiamo alle sanzioni disciplinari previste dalla cooperativa”.


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