Ferrovie, Trenord sotto accusa. Consumatori chiedono risarcimento per pendolari
L’imputato principale è il malfunzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni di 2.800 ferrovieri, diventato operativo domenica, proprio quando scattava il nuovo orario invernale. Il risultato del disservizio è stato un susseguirsi ininterrotto di disagi, ritardi, soppressioni di treni e il caos nelle ore di punta del trasporto pendolare in Lombardia, con problemi iniziati lunedì, proseguiti ieri e che ancora non sono stati risolti, come si legge sul sito internet di Trenord. E forse serviranno altri giorni per riportare la situazione sotto controllo, mentre oggi i pendolari sono esausti per il terzo giorno consecutivo di disservizi. Federconsumatori e Adusbef chiedono il risarcimento per i pendolari e annunciano lo studio di una possibile class action.
Sul banco degli imputati del trasporto ferroviario in questi giorni finisce la gestione del trasporto ferroviario da parte di Trenord. Sul sito della società, si legge ancora oggi che ci sono “disagi possibili anche questa mattina”, che “nella notte i turni del personale sono stati assegnati” ma che “permangono ancora problemi al software e pertanto la società non può escludere il verificarsi di ulteriori ritardi e soppressioni” nel trasporto ferroviario.
La situazione è finita anche sotto gli occhi delle associazioni dei consumatori. Federconsumatori e Adusbef sottolineano che “da alcuni giorni i tabelloni annunciano, impietosi, ore di ritardo e corse saltate sotto gli occhi increduli, smarriti e infuriati dei pendolari. La motivazione ufficiale che fornisce Trenord è un malfunzionamento del sistema informatico di assegnazione dei turni del personale”. L’adozione del nuovo software, “introdotto per governare in automatico i movimenti dei locomotori e la gestione del personale”, ha invece mandato in tilt i treni, con cancellazioni e ritardi che stanno interessando oltre due milioni di pendolari. Ci sono stati treni senza macchinisti e macchinisti senza treni. E, aggiungono Federconsumatori e Adusbef, una “grave carenza di informazioni, che sembra esser diventata un’abitudine consolidata da parte delle ferrovie”.
Le due associazioni chiedono dunque a Trenord l’immediato risarcimento dei danni e annunciano di aver dato mandato ai legali di “studiare l’avvio di una class action contro la condotta irresponsabile di Trenord che, non lo dimentichiamo, nasce ‘dall’alleanza paritetica tra Trenitalia e Gruppo FNM’”.
Si è mosso anche il Codacons, che ha annunciato una class action contro Trenord per i disagi subiti dai pendolari negli ultimi giorni. “Gli indennizzi previsti dalle Condizioni generali di trasporto di Trenord sono a dir poco ridicoli a fronte di una situazione come quella venutasi a creare”, spiega l’associazione, affermando che, se non si sa con chiarezza se la responsabilità sia del software o del fatto che non sia stato testato, “quello che è certo è che un intero sistema di trasporti regionale non può andare in tilt in questo modo e per così tanti giorni”.
E’ veramente vergognoso quello che sta succedendo in Lombardia. Sono rientrata a casa alle 19,20, il treno è stato soppresso. Questa mattina per essere presente a scuola in orario sono partita da casa due ore prima e nonostante ciò son dovuta scendere ad Abbiategrasso per prendere il bus con un aggravio perchè ho dovuto comprare il biglietto (ho l’abbonamento mensile ferroviario), Non me ne frega niente delle scuse di trenord, sono tre giorni di calvario e la settimana non è finita. Sono diabetica e i miei livelli di glicemia sono alti per lo stress e la rabbia.