Tango bond, TFA: fase finale per arbitrato ICSID
Comincia oggi a Washington, presso il quartier generale della World Bank, l’ultima udienza per la disputa fra l’Argentina e gli oltre 50 mila obbligazionisti italiani che da oltre dodici anni aspettano il rimborso dei propri investimenti. Saranno due le settimane di udienza programmata. È quanto comunica TFA, l’associazione per la tutela degli investitori in titoli argentini.
Afferma il presidente TFA Nicola Stock: “L’Argentina è giunta alle battute finali della partita giocata da oltre un decennio di attività ostruzionistiche perpetrate in danno di decine di migliaia di piccoli risparmiatori italiani”. È dunque alla fase finale l’arbitrato degli obbligazionisti italiani contro la Repubblica Argentina sui tango bonds, i titoli di Stato della Repubblica argentina.
Come informa la TFA, “oggi, 16 giugno 2014, presso il quartier generale della World Bank a Washington, l’Argentina affronta la partita finale di una lunghissima battaglia iniziata dagli oltre 50.000 obbligazionisti italiani, che attendono da più di 12 anni il rimborso dei propri investimenti”. L’udienza, che si svolge presso l’ICSID (International Centre for the Settlement of Investment Disputes: è il Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative ad investimenti) rappresenta “il momento finale di una battaglia combattuta su molteplici fronti tra gli obbligazionisti e la Repubblica Argentina, che si è protratta per molti anni a causa del continuo rifiuto del Paese sudamericano ad onorare i propri impegni dopo un default internazionale senza precedenti. Questa battaglia è ora in una fase cruciale in quanto l’Argentina contemporaneamente affronta l’udienza presso la World Bank e attende l’esito della decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti in relazione ad un altro processo sulle obbligazioni in default per iniquo trattamento dei creditori”.
Sebbene abbia recentemente negoziato col Club di Parigi i termini di ripagamento del suo debito in default, l’Argentina continua a rifiutare accordi negoziali verso altri creditori privati, compreso gli obbligazionisti che stanno seguendo l’arbitrato ICSID. Sono state programmate due settimane di udienza durante le quali saranno ascoltati i difensori delle parti, funzionari governativi argentini, consulenti di economia, esperti di diritto argentino, tecnici impegnati nel calcolo dei danni sofferti dai creditori: la corte arbitrale ha inoltre chiesto di ascoltare anche la testimonianza di un esperto indipendente nominato a suo tempo dal Tribunale per la verifica del funzionamento della banca dati documentale approntata dagli obbligazionisti italiani.
Il contenzioso, spiega la TFA, ha subito ritardi causati dalle argomentazioni dilatorie dell’Argentina. Ora però la controversia dovrebbe giungere alla decisione finale. “Gli sforzi dell’Argentina per evitare l’udienza finale sono falliti – afferma Stock – La Corte ascolterà le prove sulle continue violazioni argentine degli obblighi contrattuali e convenzionali derivanti dal Trattato, e la dettagliata prova alla base della richiesta di risarcimento dei danni subiti dai creditori ricorrenti. Dinanzi al Collegio arbitrale si discuterà anche della mancata assunzione di responsabilità da parte dell’Argentina per la sua decisione, tutta politica, di provocare il default. Nonché dell’ostinato approccio argentino nei confronti dei suoi creditori che ha determinato, per oltre dodici anni, il rifiuto ad ogni forma di negoziato. Il tempo per il riconoscimento di queste legittime pretese è finalmente arrivato”.
Ancora non sono arrivati alla conclusione e io non capisco niente se vinciamo l’argentina paga o se ne va default e ci prende in giro?