Polizze a copertura di catastrofi naturali, il focus Ivass (Foto Pixabay)

Polizze a copertura di catastrofi naturali, Ivass: condizioni non sempre chiare

L’Ivass ha pubblicato l’Indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali: sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. L’offerta è “eterogenea e variegata” ma molti aspetti vanno migliorati e le condizioni di polizza “non sempre sono chiare e semplici da comprendere”

Polizze a copertura dei rischi da catastrofi naturali, uno studio fa il punto della situazione. A mettere nero su bianco alcuni dati, e alcune caratteristiche di queste polizze, è l’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) che ha pubblicato online un focus dedicato alla sostenibilità ambientale e alla protezione dai rischi che vengono da catastrofi naturali.

“L’Italia – informa una nota stampa – è tra i paesi in Europa più esposti alle calamità naturali. Ciò è conseguenza sia della struttura geo-morfologica sia degli effetti dell’innalzamento della temperatura terrestre e dei cambiamenti climatici. I rischi derivanti da catastrofi naturali e dai cambiamenti climatici e la sostenibilità ambientale rendono più complesso il business assicurativo e richiedono il ripensamento delle politiche di investimento, adeguamenti nella governance e nel risk management, una più chiara e adeguata informativa alla clientela. Per l’Ivass, il corretto presidio di questi aspetti è un fattore chiave per la stabilità delle imprese assicurative e per la tutela dei consumatori”.

Indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali

“Sul mercato italiano l’offerta delle polizze a copertura di rischi derivanti da calamità naturali è normalmente in abbinamento alla copertura “Incendio e danni ai beni” e risulta eterogenea e variegata”, scrive l’Ivass nell’indagine sulle polizze a copertura dei rischi catastrofali.

L’analisi evidenzia alcuni spunti di riflessione. Ad esempio, scrive l’Istituto, “la definizione delle calamità naturali dovrebbe essere ampia ed univoca”.

Per l’Ivass sarebbe utile prevedere una chiara definizione di “abuso edilizio e costruzione in carenza delle autorizzazioni previste”, anche al fine di scongiurare a carico dell’assicurato sorprese indesiderate in sede di accertamento del danno e/o di eventuali azioni di rivalsa.

Un’altra osservazione fatta dall’Istituto è che “andrebbero evitati questionari assuntivi complessi da far compilare all’assicurato; l’efficacia della polizza non dovrebbe inoltre essere vincolata a dichiarazioni da parte dell’assicurato circa le caratteristiche costruttive del fabbricato di cui l’assicurato potrebbe non essere a conoscenza”.

Sarebbe inoltre utile identificare “una modalità di valorizzazione dei beni immediata ed univoca semplificando anche il processo di liquidazione dei sinistri (ad esempio con coperture su “primo rischio assoluto”).

Catastrofi naturali, danni e polizze assicurative

Cambiamento climatico e catastrofi naturali hanno assunto un ruolo sempre maggiore, sia per la loro frequenza sia per l’entità dei danni provocati da eventi meteorologici estremi.

Nell’indagine l’Ivass ricorda il contesto di riferimento. La legge di bilancio 20241 ha previsto l’obbligo per le imprese produttive di stipulare, entro il 31 dicembre 2024, una copertura assicurativa contro i rischi catastrofali, identificati in sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni. Oggetto di copertura sono terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali.

A fine 2023 il decreto Superbonus ha previsto analogo obbligo di assicurazione per i contribuenti che usufruiscono della detrazione al 110 per cento per i loro immobili, in relazione ad interventi effettuati dopo il 30 dicembre 2023 nei Comuni dei territori già colpiti da eventi sismici.

L’Ivass ha dunque analizzato l’offerta sul mercato italiano di polizze contro i rischi catastrofali, esaminando 46 polizze in commercio a gennaio 2024, offerte da 14 compagnie di assicurazione, di cui 34 per le PMI e 12 per individui e famiglie (clientela retail).

Sono stati considerati catastrofali i rischi individuati dalla norma di bilancio: sismi, alluvioni, frane, inondazioni ed esondazioni.

L’offerta riguarda soprattutto coperture catastrofali che si possono aggiungere alle polizze “Incendio e danni ai beni” con il pagamento di un supplemento di premio, scrive l’Ivass, mentre “l’offerta di polizze per la sola copertura dei rischi catastrofali (c.d. stand alone) è molto ridotta e limitata a due compagnie”.

L’offerta è più ampia per le PMI e minori per la clientela retail.

Per quanto riguarda coperture ed esclusioni, la generalità delle polizze esaminate per le PMI offre copertura per gli eventi “terremoto”, “alluvione e inondazione” , “frana” , “allagamento”. Nelle polizze retail, invece, la copertura per “frana o franamento” è inclusa solo da tre compagnie in quella “alluvione e inondazione”, mentre è esclusa da sette compagnie.

Nessuna polizza prevede la copertura per “esondazione”, evento catastrofale previsto dalla nuova legge.

Le garanzie, scrive ancora l’Ivass, coprono i danni diretti e materiali ai beni assicurati causati dagli eventi catastrofali; in alcuni casi coprono anche i danni indiretti, come i maggiori costi o i minori ricavi derivanti dalla interruzione dell’attività (business interruption) o intralcio della normale attività di impresa.

Diverse polizze prevedono il riconoscimento di un anticipo sull’indennizzo allo scopo di consentire all’assicurato di far partire immediatamente le attività di ripristino. Sono infine previste esclusioni specifiche per ciascuna copertura (terremoto, alluvioni e inondazioni, frane e allagamenti) in aggiunta a quelle comuni presenti nella garanzia base (Incendio e Danni ai beni).

Note critiche arrivano sulla chiarezza dei contratti. L’indagine evidenzia che “le condizioni di polizza non sempre sono chiare e semplici da comprendere”.

Inoltre, spiega ancora l’Ivass, “le definizioni dei rischi catastrofali non sono sempre omogenee tra le compagnie né complete; a volte contengono riferimenti all’intensità dei fenomeni (esempio un grado minimo della scala Richter per i terremoti o una certa intensità per le inondazioni)”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)