Trenord nel caos, Altroconsumo: offerta inaccettabile per i pendolari
Una “elemosina inaccettabile”: così Altroconsumo boccia la proposta di Trenord che, a fronte del caos ferroviario dello scorso dicembre in Lombardia, con ritardi, treni cancellati e una circolazione di fatto bloccata per un’intera settimana, ha proposto di riconoscere ai passeggeri e ai pendolari coinvolti nei pesanti disservizi, in possesso di abbonamento, solo un bonus del 25% e la possibilità di viaggiare gratis nel fine settimana per due mesi. All’indomani dei ritardi, Altroconsumo ha lanciato una class action per ottenere il rimborso di tre mesi di abbonamento per tutti i pendolari coinvolti negli “straordinari disagi” di dicembre.
I viaggiatori coinvolti nei disservizi lo ricorderanno: lo scorso dicembre, causa l’introduzione del nuovo sistema informatico di gestione dei turni in concomitanza con l’avvio dell’orario invernale, l’intera circolazione ferroviaria di Trenord in Lombardia entrò nel caos, con pesanti ripercussioni sulla mobilità e treni soppressi o cancellati. L’imputato principale è stato fin dall’inizio il malfunzionamento del nuovo sistema informatico di gestione dei turni di 2.800 ferrovieri, diventato operativo di domenica, proprio quando scattava il nuovo orario invernale. Il risultato del disservizio è stato un susseguirsi ininterrotto di disagi, ritardi, soppressioni di treni e il caos nelle ore di punta del trasporto pendolare in Lombardia. Ne è seguita mobilitazione delle associazioni dei consumatori, che hanno chiesto risarcimenti anche consistenti.
Fra queste Altroconsumo, che ha lanciato una class action chiedendo il rimborso dei danni subiti dai pendolari e un risarcimento pari a tre mesi di abbonamento a Trenord. Ma Trenord – spiega oggi l’associazione – ha invece annunciato che riconoscerà a febbraio a tutti gli utenti in possesso di abbonamento un bonus del 25%, ovvero semplicemente quello che è previsto dal contratto di servizio in caso di mancato raggiungimento dei parametri di puntualità. A questo aggiungeranno la possibilità di usufruire di viaggi gratis nel weekend per due mesi.
“Si tratta di una inaccettabile elemosina a fronte dei gravi e straordinari disagi causati ai pendolari”, commenta Altroconsumo, che sta andando avanti con la class action. “I nostri avvocati stanno lavorando alla finalizzazione dell’atto di citazione. Chiediamo per tutti i pendolari un rimborso pari ad almeno tre mesi di abbonamento”.
Vogliamo parlare del “rimborso del 10% sul costo di un mese” per gli abbonamenti annuali? Oltre al danno, la beffa!