Bruxelles lancia la via europea alla class action. La Commissione europea ha lanciato oggi un New Deal for Consumers che vuole garantire a tutti i consumatori europei la piena tutela dei loro diritti. Come? Attraverso un rafforzamento complessivo dei diritti dei consumatori online e attraverso “la via europea” all’azione rappresentativa e collettiva, la class action. Sulla scia dello scandalo Dieselgate, la Commissione europea evidenzia che, nonostante le regole a protezione dei consumatori di cui l’Europa dispone, risulta spesso difficile la loro traduzione in pratica. “Il New Deal for Consumers – dice Bruxelles – consentirà a entità qualificate di avviare azioni rappresentative a nome dei consumatori e di introdurre maggiori poteri sanzionatori per le autorità dei consumatori degli Stati membri”.

I consumatori, questo l’obiettivo della proposta della Commissione, dovranno avere un nuovo strumento di ricorso collettivo davanti alla giustizia. Una class action dunque, ma diversa dal sistema statunitense. Il New Deal for Consumers, che vuole dotare la Ue di sistemi di risarcimento e ricorso collettivo, “assicurerà che tutti i consumatori europei beneficino pienamente dei loro diritti, aiutando gli Stati membri a rafforzare i diritti esistenti e modernizzando i sistemi di ricorso”. Solo le “entità qualificate”, come le organizzazioni dei consumatori e gli organismi pubblici indipendenti, designati dagli Stati, potranno proporre azioni rappresentative e di classe. E dovranno essere non profit. C’è un’ulteriore precisazione della Ue: “Grazie a numerose misure di salvaguardia, le azioni rappresentative dell’UE saranno diverse dall’azione di classe in stile USA. Vogliamo un sistema che non possa essere utilizzato impropriamente e che porti maggiore equità ai consumatori, non più business per gli studi legali”. E così Bruxelles sostiene che “non dovrebbero essere concessi danni punitivi. I consumatori saranno risarciti per il danno reale subito”.

Commenta Věra Jourová, Commissario per la giustizia, i consumatori e l’uguaglianza di genere: “Le azioni rappresentative, a livello europeo, porteranno più equità ai consumatori, non più affari per gli studi legali”. E con sanzioni più forti legate al fatturato annuale di un’azienda, le autorità dei consumatori potranno punire i truffatori. “Non può essere economico imbrogliare”, dice Jourová.

Il New Deal annunciato comprende due proposte di direttive che saranno esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Quali gli obiettivi? Si vuole rafforzare i diritti dei consumatori online. E dunque più trasparenza per i marketplace. Più trasparenza per i risultati di ricerca sulle piattaforme online. “Quando si effettua una ricerca online, i consumatori saranno chiaramente informati quando un trader ha pagato un risultato di ricerca – dice la Commissione – Inoltre, i marketplace online dovranno informare i consumatori sui principali parametri che determinano la classifica dei risultati”. Il nuovo corso prevede nuovi diritti per i servizi digitali “gratuiti”, con l’estensione del diritto di recesso entro 14 giorni a quei servizi per quali i consumatori non pagano in denaro ma forniscono dati, come è il caso degli account di posta elettronica o dei social media.

Si vuole inoltre fornire ai consumatori gli strumenti per far rispettare i loro diritti e far loro ottenere un giusto risarcimento attraverso quella che la Commissione chiama “la via europea all’azione rappresentativa”. “ Nell’ambito del New Deal for Consumers sarà possibile per un’entità qualificata, come un’organizzazione di consumatori, cercare un risarcimento, come compensazione, sostituzione o riparazione, per conto di un gruppo di consumatori che sono stati danneggiati da una pratica commerciale illegale – spiega Bruxelles –  In alcuni Stati membri, è già possibile per i consumatori avviare azioni collettive nei tribunali, ma ora questa possibilità sarà disponibile in tutti i paesi dell’UE”.

Si tratta di un modello presentato con “forti garanzie” che è “nettamente diverso dalle azioni di classe in stile americano. Le azioni rappresentative – spiega ancora la Commissione europea – non saranno aperte agli studi legali, ma solo a entità come le organizzazioni di consumatori che non hanno fini di lucro e soddisfano rigorosi criteri di ammissibilità, monitorati da un’autorità pubblica. Questo nuovo sistema assicurerà che i consumatori europei possano beneficiare pienamente dei loro diritti e possano ottenere un risarcimento, evitando il rischio di contenzioso abusivo o indeterminato”.

Altro obiettivo fondamentale è quello di introdurre sanzioni efficaci per le violazioni dei diritti dei consumatori, con una multa massima che sarà pari al 4% del fatturato annuale nel singolo Stato dell’azienda responsabile del danno. La proposta della Ue prevede infatti che “le autorità nazionali dei consumatori avranno il potere di imporre sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive in modo coordinato. Per le infrazioni diffuse che colpiscono i consumatori in diversi Stati membri dell’UE, l’ammontare massimo disponibile ammonterà al 4% del fatturato annuale del commerciante in ciascuno Stato membro. Gli Stati membri sono liberi di introdurre ammende massime più elevate”.

 

@sabrybergamini

 

Notizia pubblicata il 11/04/2018 ore 17.46


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)