Dall’inizio dell’anno sono stati superati i mille casi di morbillo in Italia. E l’Italia, insieme alla Romania, è il paese europeo dove attualmente sono in corso i più grandi focolai di morbillo in Europa. Il primo dato viene dall’Istituto Superiore di Sanità, mentre l’allarme sul rischio di epidemie in Italia e in Romania è stato lanciato ieri dall’ufficio regionale europeo dell’Organizzazione mondiale della Sanità, che ha evidenziato come la malattia continui a diffondersi: anche se due terzi dei 53 paesi della regione hanno bloccato la trasmissione endemica, questa rimane in altri 14 paesi.

sanitàI dati dell’ISS diffusi oggi (fonte: Ansa) dicono che dall’inizio dell’anno sono stati superati in Italia i mille casi (contro gli 844 del 2016): nel 33% dei casi si è avuta almeno una complicanza, nel 41% un ricovero, nel 14% un accesso al Pronto Soccorso. Il 57% dei casi ha riguardato giovani e giovani adulti dai 15 ai 39 anni mentre il 6% ha riguardato i bambini al di sotto di un anno, ancora troppo piccoli per essere vaccinati contro il morbillo.

Proprio ieri è arrivato l’allarme dell’Oms, che ha evidenziato come a gennaio 2017 siano stati segnalati oltre 500 casi di morbillo nella regione europea dell’Oms. “Il morbillo – dice l’ufficio regionale europeo Oms  – continua a diffondersi all’interno e fra i paesi europei col potenziale di poter causare grandi epidemie ovunque la copertura vaccinale sia scesa sotto la necessaria soglia del 95%”. A gennaio 2017, in particolare, sono stati segnalati 559 casi di morbillo nella regione europea: di questi, 474 casi sono stati segnalati in 7 dei 14 paesi endemici (Francia, Germania, Italia, Polonia, Romania, Svizzera e Ucraina). “Le informazioni preliminari per febbraio indica che il numero di nuove infezioni è nettamente in aumento – dice l’Oms – In tutti questi paesi, la copertura nazionale d’immunizzazione stimata con la seconda dose di vaccino contro il morbillo è inferiore alla soglia del 95%”.

I focolai più grandi si trovano in Romania e in Italia. L’Italia ha registrato un forte aumento di casi nelle prime settimane dell’anno, prosegue l’Oms, che parla di 238 casi segnalati a gennaio 2017 e almeno altrettanti per febbraio, col risultato che il numero totale dei casi segnalati per il 2016, circa 850, “potrebbe presto essere superato”. Cosa che viene di fatto confermata dagli ultimi dati dell’ISS. “Con il progresso costante fatto nel corso degli ultimi due anni verso la sua eliminazione, è particolarmente preoccupante che i casi di morbillo siano in ripresa in Europa – ha detto Zsuzsanna Jakab, direttore regionale Oms per l’Europa – I focolai continueranno in Europa, come altrove, fino a quando tutti i paesi non raggiungeranno il livello di immunizzazione necessario per proteggere completamente le loro popolazioni”.

E per monitorare la situazione in Italia, Ministero della Salute e Iss lanciano la produzione di un’infografica settimanale che fornisce una panoramica sulla distribuzione dei casi segnalati al Sistema di Sorveglianza Integrata Morbillo e Rosolia, per Regione, per fascia di età e stato vaccinale. Dal primo gennaio al 26 marzo, spiega la prima infografica, sono stati segnalati 1010 casi di morbillo; quasi tutte le Regioni hanno segnalato casi, ma l’86% proviene da cinque: Piemonte, Lombardia, Lazio, Toscana, e Abruzzo; il 90% dei casi era non vaccinato.

 

@sabrybergamini


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