TopNews. Fatturazione a 28 giorni, Tar Lazio: tlc dovranno restituire giorni erosi
Entro il 31 dicembre di quest’anno le società telefoniche dovranno restituire in bolletta i giorni “erosi” agli utenti a seguito della fatturazione a 28 giorni, decisa in violazione della delibera Agcom. Il Tar del Lazio ha confermato l’obbligo di restituire agli utenti i giorni erosi in bolletta, mentre ha annullato le sanzioni comminate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni verso Tim, Vodafone, Fastweb e WindTre per il mancato rispetto dell’obbligo di cadenza mensile delle fatturazioni.
Entro il 31 dicembre le società telefoniche dovranno dunque provvedere al ristoro degli utenti. “Anche se é una vergogna che il Tar abbia annullato la multa alle compagnie telefoniche, resta una vittoria per i consumatori – commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Se le compagnie telefoniche, senza alcun pudore, decideranno di ricorrere al Consiglio di Stato, ora non riusciranno più ad evitare i rimborsi entro il 31 dicembre ed i clienti potranno finalmente riavere il maltolto. Vigileremo perché ogni consumatore riceva quanto indebitamente percepito dalle compagnie telefoniche”.
I giorni di rimborso che ogni operatore dovrà riconoscere in fattura agli utenti riguarda il periodo compreso fra il 23 giugno 2017 e la data in cui è stata ripristinata la fatturazione su base mensile, i primi di aprile di quest’anno. Gli operatori dovranno posticipare la data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture). Questo il meccanismo che era stato previsto dall’Agcom a luglio di quest’anno.
Il Tar Lazio ha respinto dunque i ricorsi presentati da Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre e ha confermato i provvedimenti Agcom che hanno previsto un ristoro per i milioni di utenti coinvolti. Le compagnie quindi dovranno adempiere alle delibere dell’Agcom e rimborsare i loro clienti entro il 31 dicembre 2018. “Si tratta di un provvedimento di centrale importanza – affermano Paolo Fiorio e Corrado Pinna, legali che hanno assistito il Movimento Consumatori avanti il tribunale di Milano e davanti al Tar Lazio – che si aggiunge alle ordinanze cautelari del tribunale di Milano che a giugno scorso ha inibito l’utilizzo delle clausole di fatturazione a 28 giorni, dichiarando l’illegittimità e la scorrettezza dei comportamenti dei principali operatori telefonici. La delibera dell’Agcom è il primo caso nel quale un’Autorità indipendente arriva ad imporre il ristoro dei consumatori lesi, con una soluzione innovativa, adeguata per assegnare un’efficacia deterrente all’operato dell’Autorità e un vasto risarcimento a milioni di consumatori che hanno subito danni di modesta entità individuale, destinati altrimenti a non essere risarciti”.
“Ora speriamo che le compagnie – dice Alessandro Mostaccio, segretario generale MC – abbandonino definitivamente la strada dello scontro giudiziario con consumatori, associazioni ed Autorità e adempiano spontaneamente e velocemente alle deliberazioni dell’Agcom. Movimento Consumatori, che ha seguito dagli inizi questa vicenda, vigilerà affinché tutti i consumatori danneggiati, compresi quelli che in questi mesi hanno cambiato compagnia, siano adeguatamente risarciti”.
Commenta Federconsumatori: “Esprimiamo grande soddisfazione per il provvedimento emesso dal tribunale amministrativo, in attesa di poter leggere le motivazioni che saranno depositate entro 30 giorni, che conferma finalmente i diritti dei consumatori-utenti e restituisce loro quanto illegittimamente sottratto dalle compagnie telefoniche. Lascia, invece, un po’ perplessi la decisione di cancellare le sanzioni amministrative pecuniarie a carico degli operatori di Tlc, che avrebbero rappresentato ancor di più un monito nei confronti delle condotte scorrette adottate dalle compagnie telefoniche”.
La vicenda va avanti da tempo. Il meccanismo di restituzione in bolletta dei giorni erosi è stato previsto dall’Agcom a luglio di quest’anno, quando l’Autorità aveva stabilito che le società telefoniche dovevano posticipare la data di decorrenza delle fatture “per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi (eventualmente spalmati su più fatture)” e dovevano farlo entro il 31 dicembre 2018. Le sanzioni risalgono invece a dicembre 2017, quando l’Agcom aveva multato col massimo di legge, pari a 1,16 milioni di euro per ogni operatore, TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb per il mancato rispetto dell’obbligo di cadenza mensile delle fatturazioni relative alla telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile.
Notizia pubblicata il 22/11/2018 ore 10.18

il TAR ha sbagliato ad eleminare la sanzione proposta da agicom agli operatori, rei di non aver rispettato il contratto mensile…ok per la restituzione dei due gg.
Le compagnie telefoniche non hanno scrupoli, a sanzionare, pesantemente, il cliente che non rispetta il contratto.
Vince sempre il più forte?