L’Autorità per l’energia scrive e Governo e Parlamento e chiede di arrivare il prima possibile alla nomina dei nuovo componenti del Collegio dell’Authority. Ormai infatti il regime di prorogatio dura da cinque mesi e mezzo e questo ha causato “una obiettiva e significativa riduzione del raggio di azione” dell’Autorità e una “perdurante situazione di incertezza”, senza contare che l’Autorità in questo contesto può solo seguire l’ordinaria amministrazione e le azioni urgenti. È quanto si legge nella Segnalazione al Governo e al Parlamento sul rinnovo del collegio dell’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che porta la data del 20 luglio.

“Il complessivo regime di prorogatio che, a vario titolo, si protrae ormai da circa 5 mesi e mezzo, ha consentito e consente, all’Autorità, solo l’adozione di atti di ordinaria amministrazione e/o indifferibili ed urgenti – spiega l’Autorità – Ciò ha determinato una obiettiva e significativa riduzione del raggio di azione dell’Autorità e una perdurante situazione di incertezza, entrambe condizioni non favorevoli ad un quadro regolatorio innovativo, certo e stabile, in grado di rispondere pienamente alle esigenze dei cittadini e a favorire gli investimenti e lo sviluppo delle imprese in settori vitali per il Paese, quali quelli dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua e dei rifiuti”.

Da qui l’invito a nominare presto i nuovi componenti dell’Authority. Nella convinzione che solo un’Autorità “nella pienezza dei suoi poteri possa garantire ai cittadini, agli operatori e a tutti gli stakeholder, la certezza di risposte regolatorie complete e tempestive, – si legge nel documento – si segnala l’imprescindibile necessità di addivenire, in tempi rapidissimi e comunque coerenti con i termini di legge già previsti per la scadenza dell’attuale Consiliatura prorogata, al perfezionamento del procedimento, anche parlamentare, di nomina dei Componenti del nuovo Collegio dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente”.


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