Vaccini antinfluenzali Novartis, le preoccupazioni dei Consumatori
Le Associazioni dei consumatori sono fortemente preoccupate per il divieto imposto poche ore fa, in via cautelativa, dal Ministero della Salute all’acquisto e all’utilizzo di 4 vaccini antinfluenzali Novartis (Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato, Fluad), per un totale di oltre 6 milioni di dosi.
“Vogliamo capire cosa sta succedendo, e come sia possibile che numerosi vaccini antinfluenzali siano ritirati dal commercio o vietati – spiega il Presidente del Codacons Carlo Rienzi – Dopo il caso dei vaccini prodotti dalla Crucell e ritirati dal mercato, ora anche la Novartis finisce nel mirino del Ministero e dell’Aifa. Le autorità sanitarie italiane ed europee devono aprire un’inchiesta per fare chiarezza ed informare correttamente i cittadini. Il Ministro Balduzzi, dopo il nuovo episodio, deve dire chiaramente se ci sono o meno rischi per la salute degli utenti – prosegue Rienzi – e se ora si registreranno ritardi nella fornitura dei vaccini nel nostro paese”. Sulla questione il Codacons ha già denunciato nei mesi scorsi come in Italia, nonostante la legge imponga solo 4 vaccini pediatrici obbligatori, ne vengano somministrati 6, una scelta illogica e dannosa che costa alla collettività 114 milioni di euro annui.
“Vista la potenziale gravità della situazione, è necessario prendere al più presto provvedimenti adeguati – scrive Federconsumatori in una nota – Prima di tutto chiediamo al Ministro di garantire il ritiro immediato delle dosi già distribuite, verificando se e in quali casi alcune di queste siano state somministrate. E’ inoltre urgente potenziare la campagna di informazione al riguardo in maniera capillare, utilizzando tutti i mezzi di comunicazione: attraverso televisioni, radio, siti Internet e giornali devono essere diffuse le informazioni relative ai vaccini, in modo che la notizia raggiunga tutti i medici e tutti i cittadini”. “Questa vicenda – ribadisce l’Associazione – riguarda direttamente la salute pubblica e milioni di persone sono esposte ai potenziali rischi, quindi è necessario che le autorità competenti agiscano con prontezza ed efficacia. Infine chiediamo che venga fatta chiarezza sulla concreta realizzazione della campagna antinfluenzale, compromessa dai forti ritardi già denunciati da fonti mediche e dalla attuale scarsità di dosi sicure utilizzabili”.
“Siamo molto preoccupati. A questo punto la campagna di vaccinazione antinfluenzale è seriamente a rischio – dichiara Giuseppe Scaramuzza, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva – Se da una parte possiamo dire meno male che ci sono i controlli, dall’altra temiamo che la fiducia dei cittadini possa venire meno nei confronti dello strumento vaccinale, fondamentale per le politiche della prevenzione. Questo non va assolutamente bene – aggiunge Scaramuzza – se pensiamo a quale potrebbe essere il rischio delle complicanze per chi non si vaccina, in particolare per le cosiddette categorie a rischio, come i pazienti affetti da patologia cronica. Attendiamo con urgenza le spiegazioni dettagliate da parte di Aifa e del Ministero della Salute per questa decisione soprattutto in termini di sicurezza”.
“Tra questo ritiro e quello della settimana scorsa – osserva Scaramuzza – mancheranno all’appello 8 milioni di dosi che non si producono certamente in pochi giorni. E’ necessario ora che le Istituzioni e gli enti indipendenti di ricerca forniscano spiegazioni chiare e dettagliate ai cittadini, e cosa fare per non esporsi a rischi relativi alla sicurezza o se si è già utilizzato il vaccino ritirato. Ci chiediamo inoltre se tutto questo non costi nulla alle casse dello Stato, e se eventualmente queste dosi non fossero già parte di un acquisto del SSN”.