Sciopero medici, Cittadinanzattiva: riprogrammare in tempi brevi le visite
Riprogrammare in tempi brevi visite e prestazioni sanitarie previste il 22 luglio, giorno in cui i medici hanno confermato lo sciopero di quattro ore a inizio turno: è la richiesta che arriva dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, che ha inviato una lettera ai sindacati medici e alle direzioni generali e sanitarie di Asl e aziende ospedaliere.
Si legge nella lettera: “Abbiamo a cuore la salvaguardia e la cura del nostro Servizio Sanitario Nazionale e comprendiamo che queste motivazioni siano alla base dello sciopero dei medici del prossimo 22 luglio; ma siamo preoccupati per le conseguenze che ancora una volta pagheranno i cittadini. Per questo lanciamo un appello a tutti i professionisti della sanità e ai Direttori generali, perché i disagi siano contenuti e perché le visite diagnostiche, specialistiche e di day surgery previste per quella data siano riprogrammate contestualmente nei successivi 7 giorni e gli interventi programmati nei successivi 15 giorni. Inoltre, le risorse economiche inutilizzate per il pagamento delle ore non lavorate dai professionisti siano impegnate per garantire cure tempestive ai cittadini”.
“Le risorse destinate al nostro SSN stanno subendo drastiche e ripetute riduzioni – scrive Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva – Liste di attesa troppo lunghe, ticket non più sostenibili e costi pesanti a carico delle famiglie sono i principali indicatori di una “riforma strisciante”, come l’abbiamo definita nel Rapporto PIT salute presentato nei giorni scorsi, che sta danneggiando i cittadini e che sappiamo essere oggetto di attenzione e preoccupazione anche da parte dei medici”. L’associazione chiede dunque di garantire il diritto alla tempestività delle cure.