“In Italia l’impiego degli ingredienti ed i relativi tenori presenti negli energy Drink sono sicuri, valutati ed autorizzati dalle autorità sanitarie competenti”. E’ quanto afferma l’Assobibe, l’associazione che rappresenta, tutela e assiste le imprese che producono e commercializzano bevande analcoliche in Italia, intervenendo dopo l’allarme della Fda americana, secondo cui gli energy drink hanno contribuito alla morte di 5 persone in 3 anni. Secondo la Fda le morti potrebbero essere associate al consumo di alcune bevande energetiche della Monster Beverage Corp.La situazione nell’Unione Europea ed in Italia, precisa ancora l’associazione di Confindustria, “é molto diversa rispetto agli Usa sia per quanto attiene le informazioni in etichetta sia per gli ingredienti e relativi limiti di legge“. In particolare, la quantità di caffeina contenuta in una lattina di 250 ml è stabilita da una “normativa italiana stringente”, ed è simile a quella contenuta in una tazzina di caffé: la concentrazione massima di caffeina negli energy Drink commercializzati in Italia è pari a 320 mg per litro. Inoltre i consumatori italiani trovano in etichetta specifiche indicazioni ed avvertenze in etichetta quali “tenore elevato di caffeina” e, per iniziativa volontaria dei produttori aderenti ad Assobibe, l’indicazione “Non raccomandati ai bambini, alle donne incinte o alle persone sensibili alla caffeina”. Infine, si ricorda che in Italia i livelli di consumo di Energy Drink sono molto contenuti: rappresentano circa l’1% del totale delle bevande analcoliche consumate.


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