Digital Day 2017, Commissione Ue: digitale nuovo collante per il futuro dell’Europa
60 anni fa, i Trattati di Roma individuavano nel carbone e nell’acciaio il collante per la costruzione della Comunità europea. Con essi si gettavano le basi per l’attuale Unione, ovvero la pace, la prosperità economica e il progresso sociale. Oggi, il digitale è diventato ciò che 6 decadi fa era per l’Europa il carbone e l’acciaio. Per questo motivo, nell’ambito delle celebrazioni per i 60 anni dei Trattati sarà inserito anche il Digital Day. La giornata del 23 marzo prossimo, infatti, sarà l’occasione per mettere sotto la lente d’ingrandimento le sfide future che l’Europa dovrà affrontare e il ruolo crescente del digitale nella vita quotidiana degli europei, la loro economia, la società. L’iniziativa, presentata oggi in conferenza stampa, è organizzata dalla Commissione Europea e dal Governo italiano, in collaborazione con la Presidenza maltese dell’UE, e vedrà riuniti Ministri, rappresentanti di alto livello e stakeholder chiave.
L’evento sarà incentrato su quattro diverse sessioni: l’Europa come protagonista nell’informatica di alto livello; digitalizzare l’industria europea; mobilità connessa e automatizzata; l’impatto della trasformazione digitale sull’occupazione e le competenze.
“Auspichiamo che l’Europa diventi uno dei tre maggiori leader mondiali nel campo del calcolo ad alte prestazioni”. Così sperava nel 2015 il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Junker. Per raggiungere questo obiettivo, l’Europa deve sviluppare al massimo il potenziale di crescita dell’economia digitale e tradurlo in innovazione, crescita e nuove opportunità di lavoro. “L’HPC può considerarsi “il carbone e l’acciaio” dell’economia digitale, con cui si possono costruire nuove applicazioni e nuovi servizi per il benessere delle persone”, ha precisato Francesco Profumo, Presdiente della Compagnia di San Paolo. Durante il Digital Day, gli Stati membri dell’UE sono invitati a firmare una dichiarazione in cui decidono di lavorare all’istituzione di un quadro di cooperazione multigovernativo EuroHPC per l’acquisizione e la diffusione di un’infrastruttura di supercalcolo. Questa infrastruttura sarà messa a disposizione delle comunità scientifiche, dell’industria e del settore pubblico in tutta l’UE, indipendentemente dal luogo in cui si trovano gli utenti.
Per quanto riguarda la digitalizzazione dell’industria europea, l’idea è favorire la crescita sostenibile e la competitività attraverso un mercato comune digitale, creando le condizioni perché l’industria possa innovare utilizzando al meglio le tecnologie digitali. Un anno fa, la Commissione Europea ha adottato un’iniziativa (COM(2016)180) sulla digitalizzazione dell’industria europea, con una serie di azioni per assicurare che ogni azienda europea, grande o piccola, in qualunque area geografica e settore di attività, possa beneficiare pienamente dell’innovazione digitale per migliorare i suoi prodotti, aggiornare i suoi processi e adattare i modelli di business alle tecnologie digitali.
“In questo Digital Day daremo vita ad una piattaforma europea di iniziative nazionali per la digitalizzazione dell’industria – European Industry 4.0 (EUI4.0) – per completare e coordinare le attività delle iniziative nazionali già in essere e di quelle future”, ha specificato Stefano Firpo, Direttore Generale per la politica industriale e la competitività del MISE, “EUI4.0 giocherà un ruolo essenziale nello sviluppo della digitalizzazione dell’industria in Europa attraverso la condivisione di esperienze, il supporto alla collaborazione e agli investimenti comuni, l’esplorazione di approcci concordati verso le problematiche legali e sociali, la condivisione di metodi e strumenti per la diffusione delle competenze digitali”.
Altro punto che sarà all’ordine del giorno riguarda la mobilità cooperativa, connessa e automatizzata, possibile grazie a tecnologie e politiche digitali essenziali, quali: 5G, intelligenza artificiale, megadati, azzeramento dei costi di roaming, standardizzazione, Internet delle cose, copertura di rete. Per raggiungere risultati tangibili in questo settore è necessario un approccio europeo.
Infine, al Digital Day si discuterà di competenze digitali che rappresentano la vera nota dolente per alcuni paesi dell’Unione, tra cui l’Italia. Secondo i dati contenuti nel DESI del 2016, il nostro Paese ha fatto grandissimi sforzi per migliorarsi e buoni risultati sono stati raggiunti sotto diversi aspetti ma non su quello dell’acquisizione delle skills da parte dei cittadini. “Il digitale è un’occasione anche per il mercato del lavoro”, ha sottolineato Lucilla Sioli, capo unità Knowledge Base della DG CNECT, “in Svezia ad esempio, il 52% dei posti di lavoro sono stati creati da start-up di tipo High Tech. Grazie ad una popolazione ben istruita, al livello dei progressi scientifici, ai suoi valori sociali e alle sue istituzioni, l’Europa si trova nella posizione ideale per garantire ai propri cittadini un livello di competenze adeguato a far fronte a questo cambiamento e ad impegnarsi per un futuro che funzioni”.