Oltre ad alimentare il dibattito in rete, la petizione che ha espresso solidarietà al neo Ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge, dopo le dichiarazioni offensive dell’europarlamentare Mario Borghezio, ha raccolto 130.000 firme ed è approdata sul tavolo di alcuni gruppi parlamentari europei che hanno invitato i promotori della petizione a Strasburgo per un incontro che si terrà domani, 21 maggio.La petizione #iostoconCecileKyenge, lanciata a inizio maggio su change.org da Stefano Corradino, direttore di Articolo21, (e firmata anche dal direttore di Help Consumatori Antonio Longo e dalla redazione) ha chiesto al Parlamento Europeo di considerare le dimissioni dell’europarlamentare Marco Borghezio che ha insultato il Ministro (e in passato si è distinto per altre affermazioni alquanto razziste).
La petizione non è passata inosservata: alcuni gruppi parlamentari a partire dal “Groupe de l’Alliance progressiste des Socialistes & Démocrates” hanno chiesto un incontro con i promotori della petizione. Domani, 21 maggio, a Strasburgo ci sarà un incontro con i parlamentari europei di varie nazioni per consegnare loro le 130.000 e chiedere di dissociarsi pubblicamente dalle frasi pronunciate dal collega leghista Borghezio. E lo chiederemo anche al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Poi incontreremo i giornalisti esteri per presentare il risultato della nostra petizione. Nostra, e cioè di tutti quelli che l’hanno firmata per esprimere la propria indignazione. Le dimissioni di Borghezio magari non arriveranno, perché il regolamento del parlamento europeo non le prevede, ma il palese dissenso di tanti europarlamentari nei confronti del collega leghista sarà per noi una sfolgorante vittoria!


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