Il fine settimana che ci lasciamo alle spalle ha visto la nascita del nuovo Governo oscurato, purtroppo, nel giorno del suo giuramento (ieri) al Quirinale, da un fatto di cronaca drammatico: l’attentato davanti a Palazzo Chigi, in cui sono rimasti feriti due carabinieri. Al di là del gravissimo episodio, condannato da tutto il mondo politico, il nuovo Governo nasce sotto l’urgenza di diverse richieste sociali. A cominciare dall’Imu, dall’aumento dell’Iva (che dovrebbe scattare a luglio) e dalla crescente disoccupazione. Oggi, alle 15, il nuovo Premier Enrico Letta farà il discorso dinanzi alle Camera per la fiducia, prevista in serata.
Vediamo la formazione del Governo di Enrico Letta. Il nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri è Enrico Letta, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Segretario del Consiglio dei Ministri è Filippo Patroni Griffi e il Vice Presidente e Ministro dell’interno è Angelino Alfano.

Ministri senza portafoglio

  • Affari europei: Enzo Moavero Milanesi
  • Affari regionali e autonomie : Graziano Delrio
  • Coesione Territoriale: Carlo Trigilia
  • Rapporti con il Parlamento e coordinamento attività di Governo: Dario Franceschini
  • Riforme costituzionali: Gaetano Quagliariello
  • Integrazione: Cécile Kyenge
  • Pari opportunità, sport e politche giovanili: Josefa Idem
  • Pubblica amministrazione e semplificazione: Giampiero D’Alia

Ministri con portafoglio

  • Affari esteri: Emma Bonino
  • Giustizia: Annamaria Cancellieri
  • Difesa: Mario Mauro
  • Economia e Finanze: Fabrizio Saccomanni
  • Sviluppo Economico: Flavio Zanonato
  • Infrastrutture e trasporti : Maurizio Lupi
  • Politiche Agricole: Nunzia Di Girolamo
  • Ambiente, tutela del territorio e mare: Andrea Orlando
  • Lavoro: Enrico Giovannini
  • Istruzione: Maria Chiara Carrozza
  • Beni culturali e turismo: Massimo Brai
  • Salute: Beatrice Lorenzin

Coldiretti ha calcolato che il Governo guidato da Enrico Letta nasce con una età media dei Ministri e del presidente del Consiglio di 53 anni, inferiore di ben 11 anni a quella del Governo precedente (64 anni), ma sale ad un livello record di 7 dicasteri anche la presenza femminile (32%) che poteva contare in precedenza solo su tre Ministri. Coldiretti sottolinea che sono ben 23 gli anni che separano il nuovo premier nato il 20 agosto del 1966 dal Senatore a vita Mario Monti che ha da poco spento la candelina dei 70 anni lo scorso 19 marzo.
Ecco alcune delle richieste che arrivano al nuovo Governo dalla società civile.
Il Presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti, chiede che ci si metta “subito al lavoro per cominciare a dare serie risposte alla gravissima situazione in cui versano le condizioni delle famiglie italiane, in almeno 3 direzioni: la prima direzione è quella di un serio piano di interventi attraverso investimenti in settori innovativi e allentamento del patto di stabilità per dare lavoro soprattutto alle giovani generazioni; la seconda direzione è una detassazione sia sul versante dell’Imu abolendo quella sulla prima casa e inoltre abolizione dell’aumento demenziale dell’Iva a luglio che appesantirebbe l’inflazione tra costi diretti e indiretti per uno 0.75-0.80 in più (peserebbe per aumenti a famiglia per oltre 200 euro annui). La terza direzione, ricostituire fondi di sostegno per rispondere a situazioni familiari in gravi emergenze”. “Naturalmente – conclude Trefiletti – solo premesse, prime ed urgenti cose da fare, in attesa di una nuova politica economica espansiva, basata inoltre su riforme necessarie nei vari settori della nostra società a partire dal superamento di sprechi e privilegi ormai insopportabili per una politica di equità e di sviluppo”.

Unimpresa chiede di fermare l’aumento dell’Iva che potrebbe dare il colpo di grazia ai consumi. “La ripresa è a rischio e dipende dalle scelte che verranno prese nelle prossime ore: è fondamentale, perciò, che nel programma del Governo guidato da Enrico Letta sia dichiarato in maniera inequivocabile che tale aumento è congelato”. Un punto percentuale in più di Iva, in teoria, dovrebbe portare nelle casse dello Stato 4 miliardi di euro, ma il gettito aggiuntivo è solo teorico. Ciò perché l’innalzamento dell’Iva potrebbe deprimere le vendite, sia quelle al dettaglio dei beni di consumo sia quelle di prodotti industriali: ne conseguirebbe un calo delle entrate Iva che potrebbe portare il volume dei flussi fiscali addirittura al di sotto della soglia oggi assicurata con il balzello al 21%. Non solo. Il giro di vite fiscale sarebbe deleterio per l’intero ciclo economico che risentendo degli effetti negativi sui consumi finirebbe per avvitarsi nella spirale recessiva ancora di più.
“La copertura finanziaria della misura va ricercata nelle spese “correnti” dello Stato centrale – conclude Unimpresa – Si tratta delle voci dei conti pubblici legate ai consumi dei ministeri per gli acquisti di beni e servizi: un settore del bilancio assai corposo e finora poco esplorato. Gli acquisti sono passati, negli ultimi anni, da circa 80 miliardi di euro a circa 140. Basterebbe pertanto una sforbiciata inferiore al 5% per trovare le risorse necessarie a evitare la pericolosa stangata Iva”.

“Dal Governo arrivi un  segnale di attenzione verso le rivendicazioni e il disagio espresso in questi anni dai contribuenti italiani. Chiediamo il conferimento di una delega specifica ad un Viceministro che possa nella quotidianità affrontare le tante questioni aperte sul fronte dei diritti dei contribuenti a partire dall’applicazione corretta dello statuto dei contribuenti”. A fare questa proposta il Presidente Nazionale di Confedercontribuenti, Carmelo Finocchiaro che aggiunge “serve una figura che affronti il riordino delle agenzie fiscali e il loro corretto funzionamento, la riforma degli organi di controllo fiscale, la riforma della figura del garante del contribuente, la riforma della giustizia tributaria, la semplificazione fiscale. Priorità del suo compito dovrà essere la modifica delle norme vessatorie sulla riscossione e di Equitalia per fare in modo che venga superato quel disaggio sociale che ha creato la questione fiscale in Italia”.


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1 thought on “Governo, ecco la nuova formazione

  1. dove sono finiti i 4 miliardi di euro , presi con la tassa dell’Imu dalle tasche degli italiani , prestati alla banca mps, ; se non possono restituirli , allora la banca dovrebbe essere dello stato ( noi cittadini dovremmo essere i proprietari ; è quello che succede quando un normale cittadino no finisce di pagare il mutuo alla banca .
    Dove è la proposta di cambiamento della legge elettorale?
    Dove è la legge sul cambiamento del reggime fiscale ?
    Dove è la legge sul conflitto d’interesse ?
    Perchè non si rifà un fondo separato per gli Ammortizzatori Sociali , che è stato tolto dai sigg. sia di sx e dx ( Prodi -Berlusconi – ecc…) come avviene negli altri stati Europei ?
    In italia si prendono in considerazione solo le direttive Europe che fanno comodo ai Ns. Politici.
    Quando si togliera la rete 4 al sig. Berlusconi, per la quale l’Italia è stata multata dall’Europa , per non aver rispettato la legge , e per cui paghiamo ogni giorno migliaia di euro per il sig. Berlusconi ;
    Come mai non si riesce a risolvere il problema dei rifiuti ?( perchè al governo c’è Mafia/Politica )
    Ci sarebbereo altri fatti , ma credo che questi bastino.
    saluti

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