Italia in emergenza siccità (Foto di Enrique da Pixabay)

La siccità crea sempre più danni in Italia. “Emergenza siccità”, denuncia Legambiente: dal 2020 a metà maggio di quest’anno in Italia si contano 81 danni da siccità prolungata. Le regioni più colpite sono Lombardia, Piemonte e Sicilia, seguite da Sardegna, Emilia-Romagna e Trentino Alto-Adige. A ricordare l’impatto sempre più forte della crisi climatica e le conseguenze della siccità – che si alterna alle alluvioni con velocità sempre maggiore – è Legambiente in vista della prossima Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno.

 

 

Ripristino del territorio, desertificazione, resilienza alla siccità

Il tema della Giornata dell’ambiente di quest’anno è infatti “ripristino del territorio, desertificazione e resilienza alla siccità”.

Ha detto Inger Andersen, direttrice esecutiva dell’Unep, nel suo messaggio per la Giornata: «In questa Giornata Mondiale dell’Ambiente chiediamo a tutti di unirsi al movimento globale per risanare le nostre terre, rafforzare la resilienza alla siccità e combattere la desertificazione. Il degrado del territorio colpisce oltre tre miliardi di persone. Anche gli ecosistemi di acqua dolce sono degradati, rendendo più difficile la coltivazione e l’allevamento del bestiame. Ciò colpisce in modo sproporzionato i piccoli agricoltori e i poveri delle zone rurali. Ma la natura è resiliente».

Per Andersen dunque «ripristinando gli ecosistemi, possiamo rallentare la triplice crisi planetaria: la crisi del cambiamento climatico, la crisi della natura e della perdita di territorio, e la crisi dell’inquinamento e dei rifiuti».

Siccità, Italia

Legambiente allora, in occasione della Giornata, fa il punto della situazione con i nuovi dati del suo Osservatorio Città Clima lanciando al tempo stesso un doppio appello al Governo Meloni e all’Europa in vista della prossima legislatura europea. In particolare all’Europa, che nel fine settimana andrà alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, Legambiente chiede di approvare una Legge quadro sulla resilienza climatica per coordinare norme stringenti sull’adattamento, con efficaci piani nazionali e adeguate risorse economiche, in tutti i Paesi membri.

I danni da alluvioni, ondate di calore, siccità, incendi boschivi, perdita del raccolto potrebbero ridurre il Pil europeo di circa il 7% entro la fine del secolo, dicono stime prudenziali della Commissione.

«La siccità che in questi mesi ha colpito in particolare la Sicilia, l’acqua razionata, le proteste di cittadini e agricoltori – ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – ci restituiscono in estrema sintesi quanto la crisi climatica stia accelerando il passo anche in Italia. Dalla Sicilia alla Sardegna passando per le altre regioni della Penisola, è evidente che gli effetti del cambiamento climatico, a partire dagli eventi siccitosi sempre più cronici, sono ormai ben tangibili con gravi ricadute ambientali ed economiche. In particolare, la siccità prolungata in questi anni ha messo più volte in ginocchio la produzione agricola e causato un preoccupante abbassamento del livello dei laghi. Per questo è fondamentale intervenire in prevenzione piuttosto che agire dopo che gli eventi climatici estremi si siano abbattuti sulla Penisola».

 

Siccità, in Sicilia è emergenza. Acqua razionata per 1 milione di persone (Foto Pixabay)

 

La siccità e la gestione dell’acqua

Legambiente chiede dunque all’Italia “un approccio circolare, sostenibile e integrato” della gestione dell’acqua.

L’associazione fa tre proposte in particolare: ricostituire una regia unica da parte delle Autorità di bacino per conoscere disponibilità, consumi reali, domanda potenziale e per definire degli aggiornati bilanci idrici; attuare una strategia nazionale integrata e a livello di bacini idrografici; incentivare buone pratiche che permettano di trattenere l’acqua sul territorio, favorire il ripristino degli ecosistemi, promuovere sistemi per il recupero delle acque piovane e per il riuso delle acque reflue depurate.

La cronaca recente racconta che il 2022 è stato l’anno più segnato dalla prolungata siccità in Italia, soprattutto nel centro nord. La situazione si è prolungata fino all’inizio del 2023, poi c’è stata una forte ondata di piogge. Analoga dinamica quest’anno. Legambiente cita uno studio pubblicato sulla rivista “Nature Communications” secondo cui i cambiamenti climatici stanno rendendo più intensi e frequenti proprio i rapidi passaggi da un estremo di precipitazioni a quello opposto, da siccità ad alluvioni e viceversa. La crisi del clima sta inoltre accelerando il rischio di desertificazione in intere regioni come la Sicilia, in emergenza siccità e non da oggi.


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