L’inquinamento acustico e ambientale in alcune città italiane è un problema sempre più grande, che non si riesce ad arginare. I Comuni possono fare poco in assenza dei decreti attuativi che consentirebbero loro di controllare i veicoli più inquinanti. Ma si sa, in Italia i tempi sono molto lenti: oltre 19 anni per rendere operativo il controllo dei veicoli causa di inquinamento, 16 anni per mitigare le emissioni di fumo e rumore nel porto. Ma i cittadini non aspettano (giustamente) e protestano infastiditi dai rumori e preoccupati per la loro salute.
Tante le segnalazioni arrivate al Movimento Difesa del Cittadino di Genova che, attraverso il responsabile Ufficio Vertenze, Gian Paolo Bellone, ha inviato una lettera al Ministero dei Trasporti e al Ministero dell’Ambiente, sollecitando un rapido intervento e l’emanazione immediata dei decreti attuativi del VI comma dell’art. 80 del Codice della Strada, che prevede il controllo mirato dei veicoli sospettati di essere la causa dell’inquinamento atmosferico esistente, e di quello relativo alle zone portuali (Lg. 447/95), per mitigare le emissioni di fumo e rumore prodotti dalle navi ormeggiate.
Particolarmente grave la situazione di notte a causa delle movimentazioni notturne dei container delle navi merci, ma non è stato fatto alcun passo per andare incontro ai cittadini. Nella lettera inviata MDC sottolinea che per legge l’elenco delle caratteristiche tecniche degli autoveicoli a minimo impatto ambientale dovrebbe avvenire almeno ogni tre anni. “Questi ritardi e dimenticanze – commenta il Movimento Difesa del Cittadino – nel dare forza a leggi come queste, comportano gravi danni alla salute dei cittadini, per non parlare del forte impatto ambientale. Come MDC non possiamo che sostenere la lotta di Genova e di tutti gli altri comuni italiani con problemi affini”.
Nonostante la legge vigente, che impone a tutti i Comuni l’aggiornamento dei regolamenti di Igiene e sanità o di Polizia Municipale in materia, i decreti non sono mai stati emanati concretamente, di conseguenza gli Agenti della Polizia Stradale e gli Agenti della Polizia Locale (di cui fanno parte i Vigili Urbani), non riescono ad adempiere al proprio compito istituzionale. “Quanto ancora bisognerà aspettare? – continua l’Associazione – Invitiamo i Ministeri competenti a prendere posizione e non limitarsi a emanare belle leggi senza dare seguito e concretezza alla loro attuazione. Fortemente convinti che la salute dei cittadini sia di primaria importanza, attendiamo fiduciosi una svolta in questa triste vicenda”.
 
 


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