
La denuncia del WWF: torna la caccia in preapertura
Caccia in preapertura, il WWF contro l’anticipo della stagione venatoria
Torna la caccia in preapertura con circa venti giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge. IL WWF si mobilita e denuncia che si riprende a sparare anche contro la tortora selvatica
Torna la caccia in preapertura dopo un’estate di fuoco e con circa venti giorni di anticipo rispetto a quanto previsto dalla legge. In molte regioni si tornerà a sparare dal 1° settembre. Sono in azione gli avvocati del WWF per presentare ricorsi al Tar. Il WWF stigmatizza soprattutto l’autorizzazione della caccia in preapertura della tortora selvatica, una specie già in sofferenza.
«Dal primo settembre si rimetteranno in funzione le doppiette per quei cacciatori delle Regioni che hanno autorizzato, spesso illegittimamente e sempre in maniera irragionevole e scellerata, la caccia in “preapertura”, in attesa dell’apertura ordinaria della stagione venatoria del 19 settembre», denuncia il WWF.
Che, insieme alle altre associazioni animaliste e ambientaliste, aveva chiesto alle Regioni più colpite dagli incendi estivi di sospendere la caccia per salvaguardare fauna e habitat naturali già pesantemente colpiti.
Il WWF contro la caccia in preapertura
«La pratica delle preaperture è una vergogna – dichiara Dante Caserta, Vicepresidente del WWF Italia – Queste sono ormai attuate non come eccezione, ma come regola, nonostante i pareri contrari degli organi di indirizzo e controllo in materia e i nostri appelli alla ragionevolezza e al rispetto delle regole europee e internazionali per la tutela di fauna e ambienti selvatici. Appelli rimasti in gran parte inascoltati. I governatori regionali dimenticano che la fauna è patrimonio indisponibile dello Stato, e quindi di tutti noi, e non proprietà di una sempre più ristretta minoranza che si diverte a distruggerla».
Il caso della tortora selvatica
Il WWF denuncia che alcuni calendari venatori si sono spinti ad autorizzare la caccia in preapertura persino alla tortora selvatica, con danni gravi per una specie già in sofferenza e per la quale l’Italia rappresenta un importante area di passo nelle sue migrazioni tra l’Europa e l’Africa.
La tortora selvatica è qualificata a livello europeo “in cattivo stato di conservazione”. Lo stesso Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha rilasciato pareri di non cacciabilità della tortora selvatica per la stagione 2021/22.
Gli avvocati delle associazioni ambientaliste sono dunque al lavoro. C’è un nuovo ricorso contro la Regione Abruzzo che ha emanato una delibera per la caccia alla tortora selvatica in preapertura. La Sardegna, dice il WWF, ha pubblicato il calendario venatorio solo a fine agosto nonostante la legge quadro sulla caccia (Legge n. 157/1992) ne preveda la pubblicazione entro e non oltre il 15 giugno.
Lo stesso per la Sicilia che, dopo aver pubblicato alla fine di luglio il calendario venatorio “ordinario” , venerdì 27 agosto ha pubblicato un secondo decreto di modifica che autorizza la caccia in preapertura alla tortora. Caso a parte quello della Toscana, che dopo anni di preapertura alla caccia alla tortora, quest’anno non la concede.
