goletta verde

Contro l’illegalità che regna lungo le coste del nostro Paese, anche quest’anno il 23 giugno, salperà la Goletta Verde di Legambiente.  Scarichi fognari non depurati, ingiustificate o illegali colate di cemento che deturpano le coste, rifiuti, privatizzazione del demanio e pesca illegale: l’integrità del nostro prezioso ecosistema marino è sotto costante minaccia. E’ quanto rileva il dossier “Mare Monstrum 2011” che Legambiente ha presentato oggi a Roma. La Goletta partirà il 23 giugno da Imperia e si concluderà – dopo 26 tappe – il 14 agosto a Trieste. Le magnifiche coste del nostro Paese sono purtroppo lambite da un mare di illegalità”  ha detto Rossella Muroni, Direttrice Generale di Legambiente. “Anche quest’anno con la Goletta Verde affronteremo tutte le criticità che incombono sul nostro ecosistema marino e costiero. In particolare – ha aggiunto –  punteremo i riflettori sull’abusivismo e la speculazione edilizia che imperversano lungo la costa e che sono una vergogna nazionale che non conosce eguali in nessun altro paese europeo. Dopo decenni di denunce, di battaglie legali e di campagne di sensibilizzazione, ben poco è cambiato. Molti degli ecomostri segnalati da anni sono ancora in piedi ed il rischio è proprio quello di farci l’abitudine”.
Nel 2011 sono stati 13.149 i reati ambientali compiuti a danno del mare e delle coste italiane. In questo scenario, è la Campania, con 2.387 reati pari al 18% del totale nazionale,  è prima nella black list, con ben 5 reati ogni chilometro di costa. Seguono a ruota Sicilia, 1.981 infrazioni, Puglia e Calabria, rispettivamente con 1.633  e 1.528 illegalità riscontrate. In totale, le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa totalizzano insieme oltre il 57% del totale nazionale dei reati. La tipologia di reato maggiormente riscontrato riguarda la pesca di frodo (quasi 5mila infrazioni), seguita dall’abusivismo edilizio sul demanio con 3.171 illeciti e dalla mancata depurazione con 2.669 violazioni. In totale, per i crimini commessi ai danni del mare si contano 15.790 tra denunciati e arrestati e 3.870 sequestri.


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