#ipesticididentrodinoi, FederBio: glifosato& Co. piatto forte a tavola
Glifosato, clorpirifos e piretroidi. Sono tre dei pesticidi ed erbicidi più utilizzati in agricoltura e che inevitabilmente finiscono nel piatto che portiamo a tavola. Basta una ‘semplice’ analisi delle urine e una normale famiglia italiana di quattro persone scopre di essere pesantemente contaminata dai pesticidi. Per tre dei membri, le concentrazioni di glifosato, l’erbicida per cui in queste settimane l’Europa deve decidere o meno la possibilità di utilizzo nei prossimi anni, sono risultate particolarmente alte. Soprattutto uno dei genitori registra 0,26 microgrammi per litro (µg/l), mentre il bambino più piccolo arriva 0,19 rispetto a una media generale di 0,12 microgrammi per litro.
Lo stesso bambino, solo 7 anni di età, registra oltre 5 microgrammi di clorpirifos per grammo di creatinina, un valore altissimo rispetto alla media della popolazione che è 1,5 (µg/g). Quest’insetticida provoca – tra i tanti altri danni – particolari effetti sulla capacità di apprendimento e di attenzione. Infine, due prodotti della contaminazione da piretroidi (Cl2CA e m-PBA) sono consistentemente presenti nella famiglia. In particolare, m-MPA arriva nella mamma a concentrazioni di circa 3,4 microgrammi per grammo: un record che si trova solo nel 5% delle statistiche finora analizzate.
Partendo da queste evidenze, Federbio, con Isde- Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu e WWF, hanno lanciato la campagna #ipesticididentrodinoi, che fa parte del progetto “Cambia la Terra”.
Un video mostra il grado di contaminazione della famiglia D. – romana, con abitudini alimentari nella media rispetto a glifosato, clorpirifos e piretroidi. I genitori, Marta e Giorgio assieme ai loro bambini, Stella di 9 anni e Giacomo di 7, hanno accettato di fare il test sulla presenza o meno di pesticidi nelle urine e – dopo 15 giorni di dieta 100% bio, quindi totalmente priva di chimica di sintesi – ripetere le analisi per verificare la differenza tra prima e dopo.
Scopo dell’esperimento sociale è dimostrare quanto l’assunzione di pesticidi possa essere influenzata dalla dieta. Tutta la campagna #ipesticididentrodinoi è online e tutti possono seguire giorno dopo giorno, attraverso video e post della famiglia, l’evolversi della dieta.
Il 30 novembre prossimo saranno presentati i risultati finali e si risponderà alla domanda: è possibile, con solo 15 giorni a zero pesticidi ridurre o eliminare la quantità di sostanze chimiche che assorbiamo quotidianamente attraverso gli alimenti?