All’Europa gli Ogm non piacciono. C’è una sensibilità comune contraria: lo dimostra la decisione assunta dalla multinazionale Basf, che lo scorso mese ha annunciato di star abbandonando i piani di sviluppo e commercializzazione delle colture Ogm in Europa in favore dei mercati nord e sud americani e asiatici a causa di una generale mancanza di accettazione da parte di consumatori, agricoltori e politici; sembra rinforzarlo l’ultima decisione del gigante biotech Monsanto.
Monsanto ha infatti annunciato nei giorni scorsi che il mais geneticamente modificato MON810 non sarà venduto in Francia nel 2012 o oltre, a causa del clima politico sfavorevole. L’azienda statunitense “considera che non sono in atto condizioni favorevoli per la vendita del MON810 in Francia nel 2012 e oltre”. La notizia è riportata da Coldiretti, che sottolinea come la dichiarazione segua l’annuncio del Governo francese di voler fornire nuove prove scientifiche sul fatto che questo mais, resistente agli insetti, rappresenti una minaccia per la salute e l’ambiente. La multinazionale si scontra dunque con una accesa opposizione da parte dell’opinione pubblica francese nei confronti dell’introduzione di Ogm. Qualche mese, una petizione firmata da 17 associazioni aveva chiesto la protezione degli apicoltori contro gli Ogm e denunciato la “impossibilità di coesistenza” fra colture Ogm e apicoltura.


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