Intercity Bologna-Taranto, 7 ore di ritardo. Si annuncia un’altra giornata no per i treni
Il maltempo ha messo ko i trasporti italiani, a cominciare dai treni. Pesanti ritardi e cancellazione di numerose corse, soprattutto quelle per i pendolari. Ma un caso su tutti domina la scena della cronaca: il treno Intercity 615 Bologna-Taranto, rimasto bloccato per oltre 7 ore nelle campagne tra Cesena e Forlì, a causa di un guasto provocato dalla neve.
Trenitalia spiega che il motivo del blocco è stata “l’impossibilità di captare energia dalla linea elettrica a causa della spessa formazione di ghiaccio attorno al cavo di alimentazione aerea dovuta alla bassissima temperatura”. Risultato? Il treno si è fermato intorno alle 15.00 nel mezzo delle campagne e, dopo il fallimento di alcuni tentativi di soccorso da parte Trenitalia, sono intervenuti Protezione Civile e Vigili del Fuoco per dare assistenza ai viaggiatori e collaborare con i tecnici di RFI per ripristinare le condizioni di percorribilità dell’infrastruttura.
L’Intercity è arrivato alle 21.40 nella stazione di Forlì ed è arrivato a destinazione definitiva (Taranto) stamattina intorno alle 8. Alcuni passeggeri hanno raggiunto il capoluogo ionico in nottata con bus sostitutivi messi a disposizione da Trenitalia.
Nel frattempo circa 600 passeggeri hanno subito un’attesa insostenibile e i social network sono stati tempestati di commenti di panico e rabbia; alcuni scrivono che il riscaldamento era spento e la luce andava ad intermittenza. Il Gruppo Ferrovie dello Stato si scusa con i viaggiatori per il pesante disagio subito. Fine della storia?
Intanto oggi si annuncia una giornata addirittura peggiore di ieri. Il nodo di Bologna continua ad essere critico e l’offerta dei treni ridotta; continuano i disagi in Piemonte e Romagna. Nella notte altri due convogli sono andati in fortissima difficoltà: l’Intercity 9823 da Milano (18.13) a Pescara (ora d’arrivo prevista 22.45) con circa 200 persone a bordo si sarebbe arrestato tra Forlì e Cesena intorno a mezzanotte per ripartire prima dell’alba; l’Es 9829 partito da Milano Centrale (19.40) e diretto ad Ancona (23.29), è rimasto bloccato prima di Forlì.
Le Associazioni dei consumatori partono all’attacco di Trenitalia. Federconsumatori e Adusbef commentano l’episodio dell’Intercity che ha fatto 7 ore di ritardo e chiedono un incontro urgente a Trenitalia per stabilire i dovuti rimborsi e risarcimenti per i passeggeri che hanno subito questi gravi disservizi, oltre che per sollecitare Trenitalia ad adottare tutte le misure necessarie per garantire il trasporto ferroviario in questi giorni.
“Trenitalia, ancora una volta, ha dato prova della sua disorganizzazione e della mancanza di rispetto nei confronti dei propri passeggeri, facendosi addirittura pagare gli alimenti serviti a bordo dei treni bloccati – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – La situazione di emergenza dovuta al maltempo si è estesa anche a moltissimi treni regionali soppressi a causa del blocco degli scambi e del congelamento del motore. Tutte cause altamente prevedibili nel periodo invernale ma che, ogni anno, danno luogo a gravi disservizi. Piuttosto che pensare a carrozze superlusso e proiezioni cinematografiche, si preoccupassero di garantire un servizio decente ai passeggeri, anche con il freddo, effettuando i necessari investimenti per la manutenzione e per la gestione delle emergenze”.
L’Adoc si dice disponibile ad assistere i passeggeri che hanno subito disagi anche sui treni verso Torino, che hanno accumulato fino a 4 ore di ritardo. Carlo Pileri Presidente dell’Adoc denuncia il fatto che i centralini di Trenitalia non erano raggiungibili e bisognava attendere oltre un’ora per ricevere qualche informazione. Questi sono solo alcuni dei disagi subiti oggi dai passeggeri, dovuti principalmente all’incapacità di Trenitalia di far fronte ad un’emergenza atmosferica annunciata da tempo. Nonostante le rassicurazioni che ogni anno, puntualmente, arrivano da Ferrovie sulla risoluzione futura dei problemi, ogni inverno appena inizia a nevicare si assiste al solito teatrino delle scuse”.
sono uno sventurato del 615 e posso dire che qualsiasi racconto non basta per descrivere la situazione che si è creata in quelle ore, più calava il buio, più saltavano i nervi.
dalle 16.30 tutti i bagni erano ormai inagibili (inagibili è un complimento), immaginate come si poteva stare su un treno con a bordo più di mille persone, non sto esagerando Alle 19 ormai eravamo tutti stremati, le aperture di sicurezza non funzionavano, fuori avevamo un pubblico di polizia, carabinieri, vigili del fuoco, protezione civile, tutti in fila a guardarci… C’era chi davvero stava per rompere i finestrini! Ricapitolando, un viaggio che sarebbe dovuto durare 3.31 ore si è trasformato in un’odissea di 13 ore.
Bisogna fare qualcosa!